La distanza, il rancore e il non riconoscimento verso un genitore, possono portare a cercarlo in mezzo alla gente tra gli sguardi degli altri, inconsapevolmente. Si cambia direzione, si cambia focus, ma le emozioni irrisolte restano le stesse e possono diventare pervasive.
Nel momento in cui questo accade non ce ne rendiamo conto, se non a posteriori, dal fatto che continuiamo a incappare in relazioni complicate. Credendo di aver chiuso determinate porte al passato, le abbiam...o chiuse in realtà anche a noi stessi, precludendoci a relazioni incomplete che conservano dinamiche famigliari spiacevoli. Ci si può sentire persi.
Potrebbe allora accadere di andare incontro ad amicizie o relazioni amorose con "genitori sostitutivi" o con persone che hanno taluni tratti del genitore, proprio quei tratti che noi non accettiamo; potrebbe accadere di rivivere con queste persone la propria ferita antica, ossia quella che ha aperto la distanza con il primo uomo o la prima donna della nostra vita.
E magari, proprio perché abbiamo rinchiuso e negato la sofferenza di quella ferita, ci troviamo a lottare al presente per il raggiungimento di qualcosa che non è stato risolto in passato. Quella precisa ferita non è sanabile al presente, in quanto l'interlocutore che abbiamo di fronte oggi è quello sbagliato, nel senso che non è a lui che riguarda.
Il nodo irrisolto che continua a stringere si scioglie se lo si va a guardare nella sua sofferenza originale. In quella sofferenza non c'è solo rabbia e disperazione (rabbia verso il genitore e disperazione per la propria mancanza d'affetto), ma c'è anche tutto l'amore che si voleva dare e che è rimasto chiuso e negato. E' lì che occorre tornare, a quell'amore che è andato sacrificato e dimenticato, sotto cumuli di dolore, orgoglio e difese.
Forse non lo si vede quell'amore, ma c'è ed è immenso.
Lo si incontra nel perdono.
Dal ritrovamento di quell'amore originale potranno allora nascere amori nuovi, genuini e più liberi dai retaggi passati.
L'avvicinamento e il perdono dei propri genitori, quando è possibile, è un importante punto di partenza, un lasciapassare per la nostra vita. Potrebbe essere lo sforzo più grande di tutta la vita, ma il regalo che ci facciamo non ha paragoni.
C'è un tempo per ogni cosa, ma allo stesso modo il tempo lo possiamo creare e non è mai troppo tardi per compiere alcuni grandi passi che ci possono aprire alla gratitudine e ai grandi cambiamenti della nostra vita.
Nel momento in cui questo accade non ce ne rendiamo conto, se non a posteriori, dal fatto che continuiamo a incappare in relazioni complicate. Credendo di aver chiuso determinate porte al passato, le abbiam...o chiuse in realtà anche a noi stessi, precludendoci a relazioni incomplete che conservano dinamiche famigliari spiacevoli. Ci si può sentire persi.
Potrebbe allora accadere di andare incontro ad amicizie o relazioni amorose con "genitori sostitutivi" o con persone che hanno taluni tratti del genitore, proprio quei tratti che noi non accettiamo; potrebbe accadere di rivivere con queste persone la propria ferita antica, ossia quella che ha aperto la distanza con il primo uomo o la prima donna della nostra vita.
E magari, proprio perché abbiamo rinchiuso e negato la sofferenza di quella ferita, ci troviamo a lottare al presente per il raggiungimento di qualcosa che non è stato risolto in passato. Quella precisa ferita non è sanabile al presente, in quanto l'interlocutore che abbiamo di fronte oggi è quello sbagliato, nel senso che non è a lui che riguarda.
Il nodo irrisolto che continua a stringere si scioglie se lo si va a guardare nella sua sofferenza originale. In quella sofferenza non c'è solo rabbia e disperazione (rabbia verso il genitore e disperazione per la propria mancanza d'affetto), ma c'è anche tutto l'amore che si voleva dare e che è rimasto chiuso e negato. E' lì che occorre tornare, a quell'amore che è andato sacrificato e dimenticato, sotto cumuli di dolore, orgoglio e difese.
Forse non lo si vede quell'amore, ma c'è ed è immenso.
Lo si incontra nel perdono.
Dal ritrovamento di quell'amore originale potranno allora nascere amori nuovi, genuini e più liberi dai retaggi passati.
L'avvicinamento e il perdono dei propri genitori, quando è possibile, è un importante punto di partenza, un lasciapassare per la nostra vita. Potrebbe essere lo sforzo più grande di tutta la vita, ma il regalo che ci facciamo non ha paragoni.
C'è un tempo per ogni cosa, ma allo stesso modo il tempo lo possiamo creare e non è mai troppo tardi per compiere alcuni grandi passi che ci possono aprire alla gratitudine e ai grandi cambiamenti della nostra vita.
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