lunedì 7 gennaio 2019

L'ODIO E LE ALTRE DIREZIONI

Odio è:
  • desiderio tradito, infranto
  • amore calpestato, negato
  • amore che non può esprimersi nella sua forma originale
  • profondo bisogno insoddisfatto
  • voglia di vendetta per il male subìto
  • tenerezza indurita
  • mancanza di distacco: attaccamento
Possiamo notare da questi elementi che alla base dell'odio c'è l'amore, solo che la medaglia si gira nell'altro verso, perchè non può esprimersi secondo la sua faccia originale.
Ma quando l'amore può trasformarsi in odio? Quando c'è un forte attaccamento all'altro/alla situazione, ossia quando non ci si stacca nonostante questo amore non possa essere espresso e accolto. E allora cresce la frustrazione, la possessione, l'odio.
Se l'attaccamento permane e non riusciamo a spostare la direzione verso la quale và il nostro sentimento, l'amore non trovando comprensione e spazio diventa odio. Quella forte carica, energia acquista una qualità opposta; perché amore non può esprimersi in quella direzione. Non può diventare che il suo contrario, a meno che non cambiamo direzione.

Se spostiamo la direzione della nostra carica/energia/sentimento e ci dirigiamo verso un altro luogo (persona o situazione che sia), allora questa carica emotiva potrà conservare la sua qualità originale e non trasformarsi in odio. 
Occorre lasciar andare ciò che non può esistere, il bisogno infranto e a volte infantile, per dirigerci verso la “possibilità” di vivere i nostri sentimenti e goderne nella realtà. In questo modo questa carica potrà esprimersi, trovando un ambiente in grado di accoglierla, seppur con dei compromessi; potrà esprimersi e trovare posto nella realtà, invece di essere somatizzata e scontrarsi con odio contro muri che non è possibile abbattere. Arrenderci a ciò che non può essere, consente di non lasciar crollare il nostro “desiderio”, la nostra luce, ma averne rispetto e cura in modo da trovarle spazio per brillare; un altro spazio. Se qualcuno non ci rispetta, è a noi che dobbiamo tornare, è a noi che dobbiamo fare riferimento come luogo sicuro, per poter rivolgere il nostro sguardo e interesse altrove. Nulla viene perso in realtà, solo le nostre illusioni, ma non il nostro vivo desiderio che potrà continuare a scalpitare. Spostando direzione, prendendoci il tempo per metabolizzare con pazienza e fiducia, potremo trovare realtà ai nostri desideri. Le illusioni prima o dopo verranno infrante, diverso può essere per i nostri veri sentimenti. Sono i diamanti di maggior valore che possediamo, vanno condivisi nei luoghi in cui possono essere trattati come tali per poter sprigionare il loro bagliore. L'amore si radica, diventa fonte e alimento quando trova il suo posto.
Quando temiamo di staccarci dai luoghi "sbagliati", stiamo facendo attendere il nostro cuore e continuiamo a coltivare un terreno di frustrazione e disperazione, in cui crescono erbacce; intanto ci illudiamo che la prossima pianta sia fresca e rigogliosa.

Per cambiare le cose, bisogna avere il coraggio di lasciar crollare le proprie illusioni, spostandoci dall'odio (inevitabile se percorriamo la stessa direzione) ad un'altra direzione, nella quale invece l'amore può esistere.

Per soddisfare ogni bisogno, dal più semplice al più complesso, ci dobbiamo dirigere verso i luoghi "giusti" per noi.
Ogni emozione ha un suo significato e merita riconoscimento; l'odio è un'emozione importante, và riconosciuta per poter poi scegliere cosa farne.

Il desiderio è l'energia che ci muove alla vita. E' importante riconoscere e scegliere i luoghi "giusti", ossia quelli in cui questo desiderio potrà esprimersi nella realtà, “al sicuro” e “in libertà”.
E' prendendoci il potere di scegliere che possiamo vivere la "nostra" vita.

“..e dal pugno chiuso una carezza nascerà” Adriano Celentano





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